Elisabetta d'Austria

Kaiserin Elisabeth auf Schloss Trauttmansdorff

Il 16 ottobre 1870 gli “Schützen” in costume del Burgraviato fanno ala lungo la via, i bimbi sventolano bandierine, mentre seimila paia d’occhi scrutano ansiosi in lontananza: l’intera città di Merano attende l’arrivo di Sissi, alla sua prima visita nel Tirolo. D’un tratto, sulla strada maestra, si profila una colonna di carrozze, alla testa del corteo un’anonima vettura a due cavalli in cui siedono due signore. Gli sguardi rimangono puntati verso Bolzano in attesa dell’imperatrice. Solo quando l’intero convoglio ha ormai iniziato la salita per Trauttmansdorff gli astanti realizzano che l’imperatrice è già sfilata da tempo. Sedeva nella prima carrozza, quella scambiata per la vettura delle dame di corte.

Nessuno è in grado di riconoscere Sissi alla sua prima apparizione meranese, la città stessa è del tutto impreparata ad accogliere un’ospite di tale rango. Desiderosa di ritirarsi in un luogo soleggiato e al riparo dal vento, l'imperatrice Elisabetta d'Austria svernò a Castel Trauttmansdorff nel 1870 e nel 1889. Non possiede né le eleganti passeggiate né gli sfarzosi alberghi di altre città di cura, e lo stesso Castel Trauttmansdorff, nonostante i ventitremila fiorini investiti nella ristrutturazione, è di fatto una sistemazione alquanto spartana per un’imperatrice. Eppure la scelta di Elisabetta cade proprio su Merano, in virtù della sua posizione meridionale, ma allo stesso tempo vicina al cuore dell’impero, e anche del fascino che la cittadina da tempo esercitava sui visitatori di sangue blu. Complessivamente, la sovrana si recò a Merano ben quattro volte, richiamando sulla cittadina l'attenzione degli ambienti aristocratici e contribuendo a lanciare Merano come luogo di cura per la nobiltà.

Nelle stanze storiche del castello, stupendamente restaurate, che furono gli appartamenti privati dell'imperatrice Elisabetta e dell'Imperatore Francesco Giuseppe, si possono trovare oggetti privati appartenuti all'imperatrice. Da un ballatoio che si affaccia sul cortile interno, una scultura che raffigura Elisabetta, realizzata dall'artista Aron Demetz, dà il benvenuto ai visitatori del castello. Nel museo sono esposti il modello in miniatura dello speciale vagone ferroviario utilizzato da Elisabetta per i suoi frequenti spostamento.

Anche la città di Merano tiene alta la memoria delle visite dell'imperatrice, con una statua di "Sissi" sistemata sulle Passeggiate d'estate. Infine, un sentiero dedicato a "Sissi" collega Castel Trauttmansdorff al centro storico di Merano. Nei 2020 ha visto la luce una nuova pubblicazione che ripercorre il periodo che l'Imperatrice trascorse a Merano. Nel libro "Sissi a Merano. I soggiorni di un'imperatrice irrequieta", Josef Rohrer non cede al racconto della storia edulcorata di una dama raggiante, ma tenta piuttosto di fare luce sui retroscena di un'immagine così idealizzata. "Il libro descrive gli aspetti più inusuali di questa figura dominante, che nella sua sfera privata conviveva con molti problemi. Di fatto un essere umano come tutti gli altri."